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Logistica in outsourcing in crescita in Italia

Dati incoraggianti dall’Osservatorio Contract Logistics: continua, per il terzo anno consecutivo, la crescita dell’outsourcing logistico in Italia. Nel 2016 raggiunto un fatturato che sfiora gli 80 miliardi di euro, con un incremento dell’1,2%.

Fattori di impulso: l’aumento del traffico merci, il trend di crescita delle vendite all’estero e una moderata ripresa del PIL.

"Servizio, multicanale, agile, resiliente e tecnologica": sono le parole chiave, le cui iniziali compongono l’aggettivo SMART, che Gino Marchet, direttore scientifico dell'Osservatorio Contract Logistics della School of Management del Politecnico di Milano, ha utilizzato per definire la logistica in outsourcing del 2016, nell’ambito del Convegno che si è tenuto il 10 Novembre presso l’Università Bicocca di Milano.

Presentati i risultati della ricerca: "L'innovazione tecnologica e digitale per una Logistica sempre più SMART", dai quali emerge la crescita, per il terzo anno consecutivo, del fatturato della logistica conto terzi (Contract Logistics) in Italia che raggiunge 79,8 miliardi di euro, +1,2% in termini reali, sostenuti dall’aumento del traffico merci, dal trend di crescita delle vendite all’estero e da una tiepida ripresa del PIL. Dopo un calo nel periodo di crisi, nel 2014 il numero di aziende nella logistica conto terzi sale a poco più di 97mila e si assiste anche ad un miglioramento delle prestazioni economiche e finanziarie, ricomincia quindi a crescere in Italia la terziarizzazione, che rappresenta il 40% delle attività logistiche del 2014.

Dalla ricerca dell’Osservatorio, si evidenziano alcuni importati cambiamenti: nella distribuzione dell’ultimo miglio in città si affermano nuove iniziative "green", come la consegna in aree urbane ad accesso limitato con mezzi a basso impatto ambientale (bicicletta o veicoli elettrici).

Si espandono i network di distribuzione di fronte a ordini sempre più piccoli e alla necessità di una rete estesa e capillare.

Ma soprattutto continua la rivoluzione digitale del settore; l'interesse delle aziende si concentra su otto soluzioni tecnologiche innovative: Smart glass, Workflow scheduling, Load building, RFId, Sensoristica, Dematerializzazione e digitalizzazione documentale per il trasporto, piattaforme collaborative e Logistics App, nell’ottica di dare visibilità all’intero processo di distribuzione.

Le soluzioni tecnologiche consentono di ottenere maggiore tempestività per il 50% dei rispondenti e tracciabilità delle informazioni per il 24%, oltre a migliorare efficienza (50%) e qualità (27%) del processo di distribuzione. Senza tralasciare i benefici per l'immagine aziendale (29% per le Logistics App) e la conformità normativa (15% per la dematerializzazione e digitalizzazione documentale). Le "piattaforme collaborative mobile" (e più in generale i mobile device) consentono invece lo scambio di informazioni in tempo reale. Ma cresce l'interesse anche verso soluzioni che estendono il ruolo del WMS (il sistema di gestione del magazzino) dalla gestione informativa dei processi, alla pianificazione, controllo e ottimizzazione fino all’integrazione con il TMS (il sistema di gestione dei trasporti).

Con la forte crescita delle vendite online, diventa necessario per le aziende integrare una strategia omnicanale ai canali di vendita tradizionali ed evolvono modelli logistici differenziati per settore e per tipo di azienda. Produttori, GDO e retailer no food seguono strade diverse: l’unico settore dove l’eCommerce B2c è ampiamente diffuso con volumi di vendita in crescita costante è quello dei retailer no food.

Comunque allo stato attuale solo in alcune aree geografiche con maggior assorbimento di domanda, in primis Milano, Roma e Torino, nascono soluzioni di distribuzione ad hoc per l’eCommerce.

a cura di Antonella Veltri – Aurelio Latella Advisory

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